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Da Pradecolo a Luino a piedi

27 Aprile 2022 | VA in giro

Quindici chilometri di natura, panorami e sentieri nei boschi. Si parte dai mille duecento metri del rifugio Campiglio a Pradecolo per scendere sul lago Maggiore a Luino.

Tracce in formato GPX, KML e FIT

Qui potete trovare e scaricare la traccia e le informazioni utili per percorrere la tappa:

Il percorso parte alle spalle del Rifugio Campiglio di Pradecolo e per una ventina di minuti si snoda dolcemente in una meravigliosa faggeta quasi completamente in piano. Da qui, alla vostra destra, è sempre ben visibile il Lago Maggiore, con alle spalle il Massiccio del Rosa e le montagne della Valgrande, fra cui svetta il Monte Zeda.

[lefoto id=1297555] Il bosco prima dell’Alpe Fontana

Dall’Alpe Fontana inizia la lunga discesa che porterà a Dumenza. Si passa da un sentiero molto ripido e caratterizzato da un fondo di gradoni e radici a cui è bene prestare molta attenzione. L’ultimo tratto la discesa diventa meno decisa, e si incontra un torrente sulla destra, il Cortesel, che dà il nome alla valletta in cui ci si muove.

[lefoto id=1297663] La traccia del Sentiero Italia

Ancora poche centinaia di metri dopo i due ponticelli, ed ecco scorgere le prime case di Dumenza. Da qui, poco prima della Piazza Diaz sulla destra, si imbocca di nuovo il sentiero.

[lefoto id=1297573] Uscendo da Dumenza

Una lunga passeggiata in piano è quella che unisce Dumenza alla dogana del Palone, che divide Italia e Svizzera. Per arrivarci si passa dalla Val Sorda, così chiamata perché quando la si attraversa ogni rumore proveniente dalla strada sottostante viene tagliato fuori, per un’immersione nel bosco con tutti i sensi.

[lefoto id=1297662] La dogana del Palone

Alla dogana è necessario imboccare il sentiero che subito si snoda a destra e che costeggia prati sul fondo di quello che era un antico lago glaciale, di cui rimane oggi l’acqua svariate decine di metri sotto la superficie e un canneto in mezzo al prato. Il sentiero costeggia per un tratto il confine, ancora diviso dalla “ramina”, la classica rete a rombi che segnava il confine di molti chilometri fra Italia e Svizzera. Grazie alla “ramina” gli italiani venivano (e a volte vengono ancora) chiamati “i ramina” dai ticinesi.

Usciti dal bosco si mantiene la destra e, passando fra le case per vicoli in discesa, si arriva ad un torrente e poco dopo ad un incrocio. Qui basta svoltare a destra e si arriverà sul meraviglioso lungolago della cittadina lacustre di Luino.

[lefoto id=1297658] Il lago Maggiore a Luino

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